Trattamenti

Per scleroterapia si intende l’utilizzo da parte del medico di un dato agente sclerotico al fine di indurre l’obliterazione fibrosa nelle vene e/o nei capillari.
Essa rappresenta il trattamento di prima scelta in presenza di telangectasie degli arti inferiori e di piccole varici, in particolar modo di quelle recidive o residue. La scleroterapia, determina la scomparsa delle telangectasie trattate, ma non previene la comparsa nel tempo di nuove telangectasie; ciò, in funzione della cronicità della malattia che le determina. Il significato della terapia è a volte medico, a volte esclusivamente estetico.

Come funziona

La scleroterapia consiste nella cura dei vasi ectasici mediante l’iniezione all’interno dei capillari di una sostanza farmaceutica che provoca una reazione infiammatoria a livello della loro parete interna. Questa reazione, nel giro di qualche giorno, comporta l’obliterazione e la successiva chiusura dei capillari. Una seduta di scleroterapia dura circa 20-30 minuti. Al termine di ogni seduta scleroterapica faccio indossare delle calze elastiche (mantenute per almeno 3-4 giorni a seconda del calibro e della sede del vaso). I vasi trattati con la scleroterapia scompaiono subito, a volte occorrono alcune settimane e comunque entro 45-60 giorni dall’iniezione. La scleroterapia non è un trattamento definitivo e nel 70% dei pazienti trattati, a distanza variabile tra i 3 e i 7 anni i capillari sottoposti a trattamento tendono a recidivare, cioè a ritornare evidenti.

Numero e frequenza sedute

Il numero delle sedute dipende dalla quantità dei capillari da trattare. A volte possono essere sufficienti 2-3 sedute per pochi capillari, a volte sono necessarie anche 8-10 sedute per ampie zone coperte dai capillari. La frequenza delle sedute può essere settimanale o quindicinale.

Prodotti

Esistono numerose sostanze sclerosanti; alcune sono maggiormente indicate nel trattamento delle varici, altre in quello delle telangectasie. La sensibilità di ogni singolo paziente ad un determinato prodotto è tuttavia variabile; è quindi possibile che un primo trattamento eseguito con un determinato farmaco e ad una determinata concentrazione risulti inefficace.

Effetti collaterali

I maggiori effetti collaterali e complicanze, quali le crisi allergiche o le cicatrici da escara necrotica, sono fortunatamente eccezionali. Non frequente, (1% delle aree trattate), è invece la comparsa di telangectasie secondarie (“matting”); queste ultime, spesso transitorie, sono comunque a loro volta eliminabili (con il laser). Nelle aree trattate possono infine comparire delle iperpigmentazioni cutanee che il più delle volte non dipendono da una errata conduzione del trattamento, ma da una predisposizione individuale o da una mancata osservazione delle prescrizioni fornite al paziente. Tali alterazioni cromatiche regrediscono peraltro in modo spontaneo nella gran parte dei casi nell’arco di 2-8 mesi.

Controindicazioni

Le controindicazioni principali sono la diatesi allergica e la gravidanza. Va assolutamente evitata l’esposizione delle parti trattate alla luce solare o ai raggi UVA per tutto il periodo di guarigione (2 mesi); i raggi ultravioletti rallentano infatti la guarigione stessa (scomparsa delle telangectasie) e fanno aumentare significativamente il rischio di iperpigmentazione.

Consigli post-trattamento

Risulta utile camminare per ca. 30min dopo il trattamento ed evitare l’uso dei farmaci fluidificanti del sangue (aspirina e derivati), vit C ed E.